È ormai trascorso circa un anno dall’inizio di ciò che è stato per me un progetto importantissimo, un traguardo all’inizio apparentemente troppo grande, per il quale oggi posso guardare a testa alta il mondo dicendo: “IL MIO PRIMO LIBRO È FINALMENTE USCITO”.

Carissimi lettori e lettrici, chi mi segue ormai da tempo è a conoscenza della mia passione per la cucina e della mia voglia di emergere in un mondo talmente vario dall’elevata facilità nel perdersi. Per chi invece è nuovo, lasciate che mi introduca. Mi chiamo Vittoria Caterina Giachi, sono una semplice ragazza che abita nella campagna toscana, tra le meravigliose vigne della mia amata Italia. Fin da piccola ho sempre amato cucinare, adoravo guardare mia nonna e l’amore con cui stendeva la pasta per le tagliatelle. Negli anni sono cresciuta, divenendo sempre più alta e grande, e con me è cresciuta anche la mia passione per la cucina ma, soprattutto, per il cibo.

Il mio amore per il cibo e la cucina

AMO follemente mangiare, quel semplice atto così naturale per l’uomo è divenuto un brivido fulminante che attraversa fugacemente ogni angolo e cavità di me. Ma non parlo del semplice nutrirsi, quanto dell’ assaporare, dell’annusare, di vivere intensamente. Perché come diceva Francois de la Rochefoucauld “Mangiare è una necessità ma mangiare intelligentemente è un’arte”. Dunque, per portare avanti questo ideale e trasmettere al mondo l’antica cultura del mio paese, ma nel dettaglio della mia famiglia, ad agosto 2020 mi sono decisa a scrivere un libro: un semplice insieme di pagine che racchiudono una storia meravigliosa. Con l’aiuto di fidati cuochi di famiglia ho rielaborato novanta tra le ricette più conosciute e ricercate qui tra le bellissime terre della Toscana: dalla bistecca alla fiorentina ai classici cantucci, dalla pappa al pomodoro allo stracotto alla fiorentina. Mi sono imbarcata in un viaggio spruzzante di vita e allegria, ho riso, scherzato e, soprattutto, cucinato. Farina tra i capelli, rumore di mattarelli e tante, tantissime verdure da tagliare. Perché dovete sapere, come ho imparato anch’io da pochi giorni a questa parte siccome sto frequentando un intenso corso di cucina, che il lavoro del cuoco consiste soprattutto nel tagliare verdure e, come si dice qui in Toscana, nel “rigovernare” (ossia rimettere a posto).

Origine del mio primo libro di cucina

Ma a parte gli scherzi, la cucina è un’arte dalla bellezza infinita, un fiume in piena di passione, curiosità, scoperte e sapori. Ho cercato di racchiudere in pochi semplici pezzi di carta tutta la mia devozione verso essa, il rispetto che le riservo, l’amore che mi accompagna ogni volta che accendo i fornelli.

Ma non perdiamoci in discorsi fin troppo dilungati; in una mattina piovosa ritrovai, tra i polverosi scaffali della torre di famiglia a San Gimignano, un vecchio manoscritto di cucina appartenente ad una mia antenata e contenente le basi della cucina Toscana. A quel punto, già ammiratrice segreta del cibo, mi decisi a provare tutte quelle ricette al suono così invitanti. Mi resi ben presto conto che gli ingredienti che utilizzavano una volta sono stati ad oggi sostituiti da alimenti più sani, meno pesanti e sicuramente più facilmente digeribili. Perciò, colta da una fulminante idea e spronata dalla mia famiglia, mi imbarcai, munita di sapienze maggiori al mio fianco, sulla barca del cuoco, ma soprattutto dello scrittore.

Mi rendo conto di non essere né una né l’altra, non sono laureata (in realtà neanche diplomata in quanto ho solo sedici anni), quindi non vogliatemi male se a volte sbaglio, se altre non sono perfetta, perché il mio percorso è appena cominciato e non ho intenzione di terminarlo a breve.

Se mai foste interessati a seguire in prima persona il mio viaggio ed avventurarvi nella mia vita potrete non solo acquistare il mio libro, il quale non si tratta solo di un ricettario ma soprattutto di un racconto, una storia sul mio stile di vita e di quello italiano in generale, ma potrete seguirmi ed interagire con me grazie ai social network.

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